Istrionico, eccentrico, unico: signore e signori, ecco Achille Lauro!

Il popolare cantante di Domenica e Rolls Royce non stupisce solo i suoi fan per le sue canzoni dai testi provocatori e per la sua vena eclettica che spazia dall’hip hop americano ai Beatles passando per Vasco Rossi, ma cattura l’attenzione anche grazie ad uno stile che potremmo tranquillamente definire “estremo” sotto certi aspetti ma che nasconde, dietro a parrucconi e costumi pomposi, una ricerca spasmodica del dettaglio, una cura per ogni singolo particolare, una perfetta correlazione tra i vari elementi che compongono il suo look.

 

Biografia

Nato all’anagrafe come Lauro De Marinis l’11 luglio 1990, Achille Lauro prende il suo nome d’arte dall’omonimo armatore campano. Figlio di un magistrato, Nicola e di sua madre Cristina Zambon, il giovane cantautore ha un fratello più grande che lo introduce nell’affascinante universo del rap.

Diventa famoso non solo grazie alla sua musica, ma anche per merito della sua partecipazione con il fedele amico e collaboratore Boss Doms al reality Pechino Express. I suoi esordi nell’universo delle sette note risalgono al 2012; è il 2019, però, l’anno della consacrazione di Lauro a star mainstream, grazie alla sua partecipazione alla kermesse sanremese con la canzone Rolls Royce. Lauro tornerà anche nel 2020 a calcare il palco dell’Ariston gareggiando con la hit Me ne frego, mentre l’anno successivo partecipa al Festival in tempo di lockdown in veste di guest star, proponendo ogni sera una performance a tutto tondo.

Nel 2022 Lauro torna a gareggiare con Domenica e vince successivamente la competizione che gli consente di gareggiare agli Eurovision Song Contest 2022 come rappresentante di San Marino.

Intervista

Achille Lauro non ha mai avuto problema a raccontare dettagli anche travagliati della sua vita e della sua carriera in numerose interviste, molte delle quali rilasciate alla conduttrice Mara Venier, molto amata dal cantautore.

L’artista classe 1990 ha sempre sottolineato nelle sue apparizioni televisive la necessità di esporsi al grande pubblico con canzoni nuove, che presentassero delle sonorità insolite, diverse da quelle proposte alla massa.  Durante una delle numerose apparizioni a “Domenica In” ad esempio l’artista capitolino ha spiegato le scelte che lo hanno spinto ad esordire al suo primo Sanremo con Rolls Royce: un brano che, in un modo o in un altro, ha fatto breccia su pubblico e stampa.

Numerosi sono i sacrifici che ho fatto per percorrere questa strada – premette Achille Lauro – la ricerca di qualcosa di nuovo è innanzitutto un’esigenza personale, non una maniera per fare colpo sulle persone. Spero di poter essere un buon esempio per i ragazzi“.

Dietro ad un volto pieno di tatuaggi e ad uno stile eclettico si nasconde un giovane che vuole godersi la vita al massimo, senza però dimenticare le proprie radici.

 

Influenze musicali

Achille Lauro mostra tutta la sua ecletticità in fatto di influenze musicali. Dal rap underground alla trap ad una versione latina di quest’ultimo genere – rinominato samba trap – il cantautore spazia in fatto di sonorità e regala testi molto spesso contestati ma mai scontati e soprattutto molto originali.

In Rolls Royce, ad esempio, Achille Lauro decide di virare verso un sound più rock. Le sue muse in fatto di produzione artistica sono numerose: oltre ai già citati Vasco Rossi e Beatles il performer ha ammesso di amare Elvis Presley, Kurt Cobain, Rino Gaetano, Lucio Battisti, Travis Scott, 6lack e Young Thug.

Polemiche e controversie

La figura di Achille Lauro e le sue performance non sono state esenti da polemiche, talvolta comprensibili, a volte feroci.

Nel 2019 la sua partecipazione a Sanremo con il brano Rolls Royce fu attenzionata dal popolare TG satirico “Striscia La Notizia“. Oggetto del contendere il testo del brano, a partire dal titolo: la redazione della trasmissione Mediaset, infatti, trovò una “sorprendente” analogia tra la Rolls Royce di Lauro e il nome di una pasticca di ecstasy. A riprova di ciò, l’intero testo della canzone pare essere un elenco di personaggi famosi che hanno fatto uso di droghe, talvolta con esiti drammatici.

Nel 2022 il cantante capitolino torna nuovamente nelle vesti di concorrente con il singolo Domenica, che ricorda le sonorità di Rolls Royce ma che scandalizza pubblico e stampa non tanto per la scarsa originalità del brano quanto per l’esibizione portata in scena sul palco dell’Ariston di Lauro. Il giovane si “autobattezza” per celebrare il compleanno di sua madre: un gesto poco gradito e probabilmente frainteso, condannato senza se e senza ma da buona parte dei giornalisti.

Preferenze stilistiche di Achille Lauro

Achille Lauro è un’autentica icona di stile. Ogni performance dell’artista si trasforma in una rappresentazione artistica a tutto tondo: dimostrazione lampante di ciò è stata la sua cinque giorni sanremese del 2021, che ha visto Lauro mettere in scena altrettanti “quadri” grazie all’aiuto prezioso di Alessandro Michele, Direttore Artistico di Gucci e dello stylist Nicolò Cerioni.

Un sodalizio, quello tra il performer e i due creativi, ma soprattutto quello tra Lauro e la nota casa di moda che ha portato in scena il desiderio di infrangere ogni barriera di perbenismo, facendo emergere la parte più pura del cantante. Dimostrazione lampante di questo desiderio di libertà è lo stravolgimento, talvolta estremo, del look di personaggi realmente esistiti, appartenenti non solo al panorama musicale ma anche alla storia o alla religione, come San Francesco.

In una recente intervista, il cantante capitolino ha parlato del legame stretto tra la ricerca musicale e quella stilistica. “Chi pensa sia marketing non ha capito nulla, lo vorrei far stare una settimana con noi, mentre passiamo le notti in bianco per creare un’immagine che accompagni la performance“. Un look, quello di Lauro, che viene quindi creato nei minimi dettagli, di chiara ispirazione glam-rock, che ha trovato nella maison Gucci la sua piena realizzazione.

Strass, piume, perle e tanto, tantissimo colore per esprimere sensazioni e sfumature di ogni suo singolo: lo stile di Lauro infrange spesso la barriera esistente tra mascolinità e femminilità, generando una sorta di “ibrido” piuttosto stravagante ma che funziona perfettamente addosso al giovane cantante.

Una fusione di stili, un mix di materiali diversi per esprimere lo stato d’animo che Achille Lauro vuole trasmettere in ogni sua canzone e che potrebbe sembrare che spesso sovrasti proprio la qualità del lavoro artistico del cantautore, anche se proprio lui tiene a sottolineare che tale cura nello stile è parte della performance stessa, nonché della sua essenza. “Mi hanno chiesto se il mio personaggio possa sovrastare la mia musica, ma io non ho paura di cambiare, altrimenti sarei rimasto nella mia zona confort. Cosa dovrei fare, rinnegare quello che sono io?”.

Achille Lauro è show a 360 gradi e il suo outfit è parte integrante della sua messa in scena che diventa evento più unico che raro, realtà a sé stante, così come accadde a David Bowie prima di lui.

Discografia

Di seguito riportiamo la discografia completa di Achille Lauro: gli album, gli EP, i mixtape, i singoli e gli album di cover realizzati dall’istrionico artista.

Album in studio

  • 2014 – Achille Idol Immortale
  • 2015 – Dio c’è
  • 2016 – Ragazzi madre
  • 2018 – Pour l’amour
  • 2019 – 1969 – Achille Idol Rebirth
  • 2021 – Lauro – Achille Idol Superstar

Album di cover

  • 2020 – 1990
  • 2020 – 1920 – Achille Lauro & The Untouchable Band

EP

  • 2015 – Young Crazy

Mixtape

  • 2012 – Barabba
  • 2012 – Harvard

Singoli

  • 2011 – Giovani Crimini (feat. Read)
  • 2013 – Scarpe coi tacchi 3 – La fine (feat. Martina May)
  • 2013 – Bianco Natale (feat. Rasty Kilo)
  • 2014 – Polanski
  • 2014 – No Twitter
  • 2014 – Real Royal Street Rap (feat. Marracash e Ackeejuice Rockers)
  • 2014 – Scelgo le stelle (feat. Coez)
  • 2015 – Ghetto Dance (feat. Gemitaiz)
  • 2015 – Bonnie & Clyde
  • 2015 – Ora lo so (feat. Marracash)
  • 2015 – Playground Love (feat. Caputo)
  • 2016 – CCL
  • 2016 – Teatro & cinema
  • 2017 – Ascensore per l’inferno (feat. Coez)
  • 2017 – Ulalala (feat. Gemitaiz)
  • 2017 – Amore mi
  • 2017 – Non sei come me
  • 2018 – Thoiry Remix (feat. Gemitaiz, Quentin 40 e Puritano)
  • 2018 – Midnight Carnival (feat. Gow Tribe e Boss Doms)
  • 2018 – Ammò (feat. Rocco Hunt e Clementino)
  • 2018 – Angelo blu (feat. Cosmo)
  • 2018 – Mamacita (feat. Vins)
  • 2019 – Rolls Royce (feat. Boss Doms e Frenetik&Orang3)
  • 2019 – C’est la vie
  • 2019 – 1969 (feat. Boss Doms e Frenetik&Orang3)
  • 2019 – Delinquente (feat. Boss Doms)
  • 2020 – Me ne frego
  • 2020 – 16 marzo (feat. Gow Tribe)
  • 2020 – Bam Bam Twist (feat. Gow Tribe)
  • 2020 – Maleducata
  • 2019 – 1990
  • 2020 – Jingle Bell Rock (feat. Annalisa)
  • 2021 – Solo noi
  • 2021 – Marilù
  • 2021 – Mille (con Fedez e Orietta Berti)
  • 2021 – Latte+
  • 2021 – Io e te
  • 2022 – Domenica
  • 2022 – Stripper

Altre attività

Oltre ad uno straordinario corpus discografico, Achille Lauro ha sfogato la sua vena creativa in altre forme comunicative scrivendo libri, partecipando ad esposizioni artistiche o semplicemente prendendo parte a diversi format televisivi. Scopriamo insieme i mille volti di Lauro.

Achille Lauro in libreria

  • Lauro De Marinis, Sono io Amleto, Rizzoli, 15 gennaio 2019
  • Lauro De Marinis, 16 marzo: L’Ultima notte, Rizzoli, 19 maggio 2020
  • Achille Lauro, 24 ORE Cultura, 23 Settembre 2021

Achille Lauro nell’arte: esposizioni

  • Love is Love (Torino, Museo Nazionale del Cinema, 25 Ottobre 2020), a cura di Lauro De Marinis
  • Achille Idol Is Present. Photo Book Experience (Milano, Museo delle culture, 22 Settembre 2021 – 10 Ottobre 2021), a cura di Lauro De Marinis, Nicolò Cerioni e Leandro Emede

Filmografia e apparizioni televisive

  • No face 1, con Sebastiano Bontempi, 2019 (nelle vesti di regista e produttore)
  • Terrurismo, regia di Vito Cea e Roberto Moliterni, 2018 (cortometraggio, produttore e nel ruolo di se stesso)
  • Applausi, regia di Angelo Calculli, 2018 (lungometraggio)
  • Happy Birthday, regia di Lorenzo Giovenga, 2019 (cortometraggio)
  • Ritorno al crimine, regia di Massimiliano Bruno, 2021 (lungometraggio, nel ruolo di se stesso)
  • Anni da cane, regia di Fabio Mollo, 2021 (lungometraggio, nel ruolo di se stesso)
  • Lucky Bat (canto) in Pupazzi alla riscossa, regia di Kelly Asbury, 2019 (film d’animazione, doppiatore)
  • Pechino Express, Rai 2 (2017)
  • Extra Factor, Sky Uno (2019)
  • 71º Festival di Sanremo, Rai 1 (2021) – ospite fisso
  • Celebrity Hunted: Caccia all’uomo 2, Amazon Prime Video (2021)

Citazioni

Tra le citazioni più significative di Achille Lauro non possiamo non menzionare spezzoni dalle sue canzoni più famose.

  • Cinquantenni disgustosi, maschi omofobi. Ho avuto a che fare per anni con ‘sta gente volgare per via dei miei giri. Sono cresciuto con ‘sto schifo. L’aria densa di finto testosterone, il linguaggio tribale costruito, anaffettivo nei confronti del femminile e in generale l’immagine di donna oggetto con cui sono cresciuto. Sono allergico ai modi maschili, ignoranti con cui sono cresciuto. Allora indossare capi di abbigliamento femminili, oltre che il trucco, la confusione di generi è il mio modo di dissentire e ribadire il mio anarchismo, di rifiutare le convenzioni da cui poi si genera discriminazione e violenza. Sono fatto così mi metto quel che voglio e mi piace: la pelliccia, la pochette, gli occhiali glitterati sono da femmina? Allora sono una femmina. Tutto qui? Io voglio essere mortalmente contagiato dalla femminilità, che per me significa delicatezza, eleganza, candore. Ogni tanto qualcuno mi dice: ma che ti è successo? Io rispondo: “Sono diventato una signorina”
  • Capisci/ So che puoi farlo, finiscimi/ Aspetto la fine, tradiscimi/ Poi dimmi: “È finita”, zittiscimi” (C’est la vie)
  • Adrenalina/ Siamo sopra un bancone io e te, perché/ Sì, sì è una rapina/ Svuoto le tasche e mi riempio di te/ Sì, donna bambina/ È una madonnina che piange per me/ Ma poi mi rovina/ Ed io che so farmi rovinare da te/ Sì, balliamo” (Bam Bam Twist)